A chi non è mai capitato di sentire almeno una volta nella vita di dover mettere la sella in “bolla” sulla propria bici? Vediamo in questo articolo alcuni possibili settaggi per evitare il dolore al perineo e raggiungere il miglior compromesso tra comfort e prestazione.
Personalmente ho avuto modo di sentire le idee più disparate e vedere tra i corridori settaggi diversissimi, ognuno di questi nato principalmente per limitare il fastidio al perineo e raggiungere il massimo comfort nel soprasella.
Come in tutti gli sport, il tramandarsi verbale delle conoscenze gioca un ruolo molto importante per diffusione delle informazioni, per quanto riguarda il ciclismo si assiste spesso alla divulgazione nel gruppo di esperienze tramandate dai veterani o a volte nate semplicemente dal “sentito dire” generale.
Ad oggi esistono metodiche di valutazione dell’appoggio perineale per il ciclismo che restituiscono dati utili alla scelta del posizionamento della sella (analisi delle pressioni perineali, analisi del movimento pelvico, ecc.).
E’ importante innovare e cercare di cambiare l’opinione diffusa verso la soluzione più corretta.
I fattori che influenzano il setting della sella possono essere semplificate in:
La seduta sul sellino dipende da tutti questi fattori e di conseguenza va ricercata nel setting della sella il giusto compromesso per rispettarli il più possibile.
Come abbiamo affrontato in articoli precedenti l’appoggio sul sellino dipende principalmente dalla mobilità di bacino e rachide e la sua conformazione nella zona di appoggio è determina dalle diverse necessità di sostegno.
Volendo generalizzare un appoggio, tralasciando tutti i fattori discriminanti, vi propongo ad esempio tre tipologie di risposta pressoria a diverse inclinazioni del sellino.
Analizzando l’anatomia semplificata della zona di appoggio perineale possiamo riconoscere nella zona compresa tra ischio e pube il punto di appoggio sulla sella.
L’area del sellino interessata ad ospitare questa zona anatomica è prevalentemente compresa tra la sua zona di massima ampiezza fino all’inizio del terzo medio distale.
Tenendo in considerazione queste nozioni di base, possiamo comunque affermare che non esiste una formula generalizzabile per posizionare il sellino, questo perché le tante determinanti da tenere in considerazione rendono unico e personale il settaggio per ognuno di noi, anche se si parla di pochi gradi.
Vi propongo un esempio calzante che vede in esame tre diverse posizioni, per tre diversi campioni del ciclismo Off-Road:
Figura 7: fonte:Mtbcult.it
In questa immagine possiamo confrontare il settaggio del sellino di tre campioni del ciclismo fuoristrada. Come si vede dalla foto ognuno di loro adotta strategie differenti, frutto di ragionamento sulla sommatoria delle determinanti personali dette sopra.
NO. La regola fondamentale rimane dare il giusto supporto alla seduta del ciclista, che non comprima i tessuti molli e che non sbilanci il suo baricentro. L’inclinazione del sellino è in grado di cambiare notevolmente le sensazioni/prestazioni sul mezzo, è quindi di fondamentale importanza effettuare un settaggio preciso e cosciente, rivolgendosi ad un esperto.
Abbiamo ripreso il tema in qesto articolo La corretta inclinazione del sellino da ciclismo