Sappiamo determinare l’altezza sella ideale?

La regolazione dell’altezza sella, rappresenta la prima necessità di settaggio del ciclista, sia che si tratti di un bambino alla sua prima bicicletta sia di un ciclista consumato. Questo tipo di setting prende il primo posto tra le preoccupazioni.

Una bici ben settata è come uno strumento ben accordato, consente a chi la utilizza di esprimere al meglio le proprie capacità. Il setting dell’altezza sella è uno dei punti chiave per il “Bike Fitting” ed è la risultante di molteplici considerazioni sul ciclista e sull’attività che andrà a svolgere.

COME SONO CAMBIATI I METODI DI SETTAGGIO NEL TEMPO FINO AD OGGI?

L’evoluzione tecnologica nell’ambiente ciclistico ha permesso lo sviluppo di nuove metodiche per l’ottimizzazione del gesto atletico sulla bicicletta, possiamo brevemente descrivere quattro metodologie del “Bike Fitting” (riguardanti l’altezza sella e la sua posizione ideale) e valutarne i quattro aspetti fondamentali per la loro scelta di utilizzo con un punteggio da 1 a 5 (utilizzo, precisione, personalizzazione e prezzo):

Approccio diretto:

  • utilizzo 5/5
  • precisione 2/5
  • personalizzazione 2/5
  • prezzo 5/5
È la metodica più utilizzata e di grande storia, è servita per la nostra prima bicicletta e sicuramente l’abbiamo utilizzata (o la utilizzeremo) per quella dei nostri figli. Non ha bisogno di attrezzature particolari e si basa sulla conoscenza diffusa di alcune posizioni simulate in statica o associazioni tra segmenti corporei e parti del mezzo da rispettare.
Il suo grado di precisione è scarso ma rimane lo stesso soddisfacente per la tipologia di ciclisti a cui è rivolta. Il suo più grande pregio è la semplicità di applicazione e la grandissima diffusione tra la popolazione.

Esempi di rilevazione altezza sella con metodo diretto

Le metodiche più utilizzate sono tre:

  • la posizione seduta sul sellino con le gambe che toccano con le punte al suolo;
  • la posizione seduta sul sellino una gamba stesa in appoggio con il tallone sul pedale;
  • l’altezza del sellino poco inferiore all’altezza della cresta iliaca del ciclista.

Approccio matematico:

  • utilizzo 4/5
  • precisione 3/5
  • personalizzazione 2/5
  • prezzo 4/5

È una tipologia di approccio che si basa sulla trigonometria per determinare le giuste distanze e collocazioni dei capi articolari, basata sostanzialmente su formule matematiche e medie statistiche, tiene conto del soggetto approssimato a figura bidimensionale.

Abbiamo ad esempio nella storia di questo tipo di approccio, la famosa formula di Hinault e tutte le altre varianti basate su proporzioni corporee e coefficienti.

Riportiamo ad esempio la formula per l’altezza sella, con la quale attraverso la misurazione del proprio cavallo, è possibile determinare l’altezza sella ipotetica.

Esempio: H sella= Cavallo x 0.885 – esempio 86.7 x 0.885 = 76.2cm

Questo tipo di approccio ha preso molto spazio nel web e nelle forme embrionali di “Bike Fitting”. Ha una buona diffusione e richiede competenze di trigonometria semplice (anche se oggi esistono software di calcolo pronti all’uso). Tra i tanti limiti di questo metodo ci sono la scarsa precisione e personalizzazione delle quote, e quindi la veridicità del sistema.

Approccio cinematico:

  • utilizzo 3/5
  • precisione 4/5
  • personalizzazione 4/5
  • prezzo 3/5

L’approccio cinematico rappresenta ad oggi un’ottima tecnica per la realizzazione di un “Bike Fitting” di precisione. La sua forma embrionale ci deriva dalle misurazioni statiche del ciclista simulante il gesto della pedalata ed avveniva con fili a piombo e goniometri articolari (spesso svolto all’interno dei negozi di ciclismo). Oggi viene realizzato da professionisti del settore mediante la tecnica di video analisi e consente lo studio del movimento durante l’esecuzione del gesto atletico permettendo di analizzare e ricercare i r.o.m (range di movimento) articolari utili al rispetto delle catene cinetiche umane.

Analizzando il gesto in dinamica del ciclista si riesce a settare l’altezza sella tenendo conto della misurazione dell’estensione e della flessione dell’arto secondo diversi parametri (non basta misurare l’angolo coscia/gamba, ma bisogna tener conto di più catene cinetiche).

Esempio di misurazione dell’arto in massima estensione

Con questa tecnica il “Bike Fitter” ha gli strumenti necessari per cucire, con un buon grado di precisione, la bici su misura del ciclista. Richiede competenze di anatomia e chinesiologia oltre ad una vasta conoscenza della pratica ciclistica, materiali e componentistiche esistenti.
Ha una medio-bassa diffusione ed ha come punto dolente la lunga tempistica di realizzazione.

Approccio scientifico:

  • utilizzo 1/5
  • precisione 5/5
  • personalizzazione 5/5
  • prezzo 2/5

È l’approccio meno diffuso ma il più preciso e tendente al corretto. Si avvale della video analisi e nei casi più evoluti anche della ricostruzione tridimensionale dei movimenti del ciclista. Viene spesso associata a misurazioni avanzate che mettono in luce aspetti meno conosciuti tra i non addetti ai lavori come: efficienza del gesto della pedalata, consumo metabolico, aerodinamicità, stress muscolare, bilanciamento, pressioni sul sellino, ecc.

Esempio di settaggio evoluto con monitorizzazione del gesto in 3d e prova in galleria del vento

Con questo sistema è possibile settare la bici per la massima resa in relazione alla pratica ciclistica richiesta ed a tutte le caratteristiche del soggetto. Il settaggio dell’altezza sella terrà conto oltre alla linearità articolare del gesto anche dell’efficienza e della distribuzione della forza durante le varie fasi della pedalata.

Curva Sinusoidale a report dell’analisi Torque di un ciclista amatore

È la metodica di “Bike Fitting” più evoluta. Ha come pregio la grande personalizzazione e accuratezza delle misurazioni; i suoi difetti sono la scarsa diffusione dei sistemi e degli operatori professionali.

QUALE È IL METODO MIGLIORE DA SCEGLIERE PER IL SETTAGGIO DELLA PROPRIA ALTEZZA SELLA?

Possiamo quindi affermare che il metodo migliore per settare l’altezza sella va sempre rapportato alle finalità del setting.

  • Per il soggetto con poche pretese andrà bene il metodo diretto (come avviene nei centri commerciali o in grandi negozi di sport);
  • per il cicloamatore agli inizi andrà bene il metodo matematico, quindi il consiglio del negoziante o l’utilizzo privato di formule note;
  • per il ciclista attento o con problematiche dolorose andrà bene l’approccio cinematico;
  • per il ciclista agonista di alto livello o con problematiche posturali andrà bene il settaggio scientifico;
  • tutti questi sistemi tentano di raggiungere il medesimo obiettivo (seppur con gradi di precisione diversi), ovvero la tutela muscolo scheletrica e la resa sportiva del ciclista.

In ogni caso, quindi, proporre un settaggio non idoneo al soggetto, rappresenta la prima forma di errore possibile.

Il “Bike Fitter” ha quindi un ruolo importante per il ciclista. La scelta della metodica da utilizzare rimane il primo passo per orientare bene il lavoro, questo tenendo sempre ben presente che la capacità intellettiva legata al bagaglio culturale ed esperienziale rimangono ad oggi l’unico strumento realmente efficace.