Il fastidio al sottosella rappresenta una delle problematiche principali del ciclismo e nonostante esistano ad oggi diverse soluzioni abbiamo sempre la necessità di particolare attenzioni per mantenere la situazione sotto controllo.
Le problematiche relative all’appoggio delle ossa ischiatiche e della parete pelvica sul sellino sono personali ed ognuno ha bisogno di seguire il suo percorso per mantenere un appoggio in buona condizione.
Il comfort della seduta sul sellino quindi è influenzato da diversi fattori ed è necessario avere un equilibrio tra i diversi aspetti per non avere problemi.
Anche in questo caso le condizioni sono soggettive, ma va tenuto conto che il sellino è un componente soggetto ad usura e snervamento, quindi va cambiato ciclicamente in base all’utilizzo e alle condizioni fisiche del ciclista (il peso in primis).
La sella ha quindi un tempo di utilizzo che varia in base al materiale ed al peso del ciclista.
Un semplice test per valutare l’affossamento della sella consiste nel misurare nel suo punto centrale la distanza con un righello rispetto ad un riferimento orizzontale (in questo caso una livella) .
L’esempio riporta un sellino nuovo a confronto con un sellino con 1 anno di utilizzo – percorsi 8000 km con ciclista di peso 70 kg circa.
L’affossamento è del 100% e come potete vedere dal test in pressione la condizione a confronto con un modello nuovo è nettamente diversa.
Il carico passa tutto nella zona anteriore, questo perché lo scafo ha ceduto ed il peso del ciclista non è più uniforme sul sellino.
In questo caso il ciclista ha percepito la problematica di pressione ed ha richiesto un controllo.
E’ consigliabile controllare ciclicamente il proprio sellino per verificarne lo stato dello scafo e della copertura, in questo caso scegliere una sella più resistente risulta la strada da intraprendere.